All’interno di questo capitolo sorprende come l’autore abbia introdotto la definizione di due termini che siamo poco abituati ad usare nella loro portata esistenziale: amico e complice. La distinzione tra questi termini è legata all’aiuto che le persone attorno a noi danno perchè riconosciamo i segni della sua presenza. Quanti profeti di sventura ci circondano, quante obiezioni attanagliano la nostra vita quando non abbiamo accanto veri amici pronti a suscitare la nostra libertà perchè aderisca ai segni che vediamo nelle nostre giornate.
Testo completo: 20151011 VII dopo Martirio