Anche Zaccheo, vista la bellezza sperimentata con il Signore, avrebbe potuto alzarsi il giorno dopo ed essere incerto e titubante, avrebbe potuto alzarsi e iniziare a mettere in discussione quello che il Signore aveva operato nella sua vita. Poteva accorgersi che il Signore aveva stravolto così nel profondo la sua esistenza che avrebbe dovuto cambiare tutto, il suo modo di pensare, il suo modo di voler bene, ciò a cui più era legato nella sua giornata.
Ma Zaccheo il suo si lo dice convinto, aderisce a quell’incontro con il Signore e non si pente, non è incerto, non è dubbioso. Quanto sarebbe stata difficile la sua giornata se avesse ceduto al dubbio, quanto complicata la sua esistenza se il giorno dopo tutto fosse tornato ad essere un calcolo sul tempo, sul destino suo e dei suoi cari, sul mondo e sulla società del tempo.
Testo completo: 20160207 Ultima dopo Epifania