Il premio per chi resiste è l’incontro con Dio che nella vita terrena si riconosce nella letizia e perseveranza che testimonia chi ha la certezza di questa compagnia. La certezza che l’ultima parola sui nostri cari, sull’educazione dei nostri figli sul destino dei nostri amici non è nostra dona all’uomo un impossibile letizia. La titubanza e l’incertezza sono invece caratteristiche proprie di chi confida nelle sue forze.
Domandiamo al Signore che seguendolo in questo cammino di preparazione alla Pasqua sappiamo percepire la convenienza di affidarci a Lui, sappiamo cedere al nostro calcolo per lasciar vincere la Sua presenza nelle nostre giornate. Il tentativo di autonomia che si legge nella pagina di Vangelo di oggi non intacchi mai la serenità della nostra esistenza in Lui.
Testo completo: 20160214 I Quaresima