La liturgia ambrosiana questa domenica ci fa entrare nel tempo della Quaresima che per noi è tempo di attesa, ma, rispetto all’Avvento con una nota ulteriore. Se il tempo dell’Avvento ci ha lasciati con la nota semplice dell’attesa del Signore che viene nel mondo quello della Quaresima ci viene introdotto dal vangelo di Matteo delle tentazioni. Si capisce subito che la connotazione allora è nuova, è diversa. Se la triplice tentazione del diavolo apre questo tempo dobbiamo chiederci che cosa è chiesto a noi. Forse che ciò che voleva essere sottolineato è semplicemente la grandezza di Gesù che resiste nelle difficoltà? O forse anche noi dobbiamo prepararci a resistere a qualche tentazione.
A sentire il Vangelo della prossima domenica potrà sembrare che le tentazioni siano qualcosa di lontano dalla nostra vita quotidiana e che esse colpiscano in modo chiare ed evidente. Sentirete Gesù essere provocato in modo esplicito dal diavolo che tenterà di metterlo in difficoltà.
Se potere, salvezza personale e propria soddisfazione possono essere tre categorie che riassumono le tentazioni li nostro impegno diventa allora essere in grado di distinguere la sottigliezza delle tentazioni nel nostro tempo. Non abbiamo bisogno di essere portati sulle guglie del duomo… o forse….