Può un uomo nell’età della scienza credere ancora e non essere accusato di distacco dalla realtà? Può un uomo di scienza dialogare con un uomo di fede e viceversa? Scienza e Fede possono essere alleate?
La ricerca di una risposta a questa domanda mi ha portato ad alcuni incontri in questi anni, uno di questi è quello con Polkinghorne di cui in questa immagine è possibile vedere la copertina di un piccolo libretto. Fisico britannico diventa pastore anglicano e negli ultimi 25 anni pubblica numerosi testi proprio sulla fede propria di un uomo di scienza.
Il libro dopo un’introduzione analizza in due brevi capitoli le intuizioni (insights) che Teologia e Scienza possono dare alla conoscenza della verità. L’osservatore viene posto su di una frontiera che separa gli abitanti del mondo della scienza da quelli del mondo della teologia e viene portato passo dopo passo a vedere come i due metodi di studio non siano poi così distanti tra di loro. Così nasce un “traffic” nella verità tra le due terre. Ne nascono così Common Causes trattate nel quarto capitolo dove viene presentata l’utilità della sinergia in questi due ambiti per concludere con qualche breve prospettiva personale.
Pagine 54, Fortress Press