Oggi la gente ti giudica,
per quale immagine hai.
Vede soltanto le maschere,
e non sa nemmeno chi sei.
Devi mostrarti invincibile,
collezionare trofei.
Ma quando piangi in silenzio,
scopri davvero chi sei.
San Giuseppe non ha un ruolo così centrale nella vicenda evangelica nel senso che di lui non si dice molto eppure la festa di oggi ci ricorda che anche il suo si è stato fondamentale. Ha accettato un ruolo “secondario” perché sua moglie potesse compiere la volontà del Padre e questo l’ha reso grande nella storia pur nell’umiltà della sua avventura.
Anche Giuseppe ha dovuto rinunciare a tanto nella sua vita in forza dell’amore a Maria e di quello che stava accadendo. Ha dovuto lasciare che persino la sua donna non fosse più sua, persino la cosa più cara che aveva nella vita dal punto di vista del “possesso” gli era tolta eppure così le voleva più bene.
Quanti dubbi sentiamo oggi sul Signore soprattutto quando qualche malattia o qualche difficoltà attanaglia la nostra vita. Quanto spesso le tragedie che capitano nelle nostre vicende familiari, o in quelle di persone a noi care faticano ad essere superate e segnano in modo indelebile anche il nostro rapporto con il Signore. In queste situazioni è più difficile saper riconoscere che il Signore porta la storia verso un inesorabile destino buono più grande delle nostre mancanze, più grande dei nostri, pur numerosi, errori.
Testo completo: 20151213 V Avvento
Come quegli ebrei che cercavano di cogliere in fallo Gesù nonostante la grande quantità di bene che compiva. E ci sono anche riusciti! Il problema per loro era che guariva di sabato, poco importava che avesse salvato una vita perchè questo usciva dai loro schemi.
Beato chi riesce a cambiare la propria visione delle cose perchè segue quello che il Signore fa accadere nella sua giornata.
Non eventi eclatanti, non cose fantastiche alle quali la nostra libertà deve aderire per forza ma la semplicità di un quotidiano che pian piano plasma il nostro pensiero.
Testo completo: 20151129 III Avvento
I have climbed the highest mountain – Ho scalato la montagna più alta
I have run through the fields – Ho corso attraverso i campi
Only to be with you – Solo per stare con te
Only to be with you – Solo per stare con te
I have run, I have crawled – Ho corso, ho strisciato
I have scaled these city walls – Ho scalato i muri di queste città
These city walls – I muri di queste città
Only to be with you – Solo per stare con te
But I still haven’t found what I’m looking for – Ma non ho ancora trovato quello che sto cercando
But I still haven’t found what I’m looking for – Ma non ho ancora trovato quello che sto cercando
Nell’essenzialità di questi fatti sta l’altrettanto radicale scelta che il tempo moderno chiede a ciascuno di noi. Da che parte stiamo? Continuiamo a pensare di poter dominare la vita, il nostro destino, il destino dei nostri cari con preoccupazioni sul futuro? Pensiamo davvero di poter progettare o governare la storia? Quale strada diversa dall’affidamento in Lui ridona serenità alle nostre giornate?
Testo completo: 20151122 II Avvento
Di fronte a tutto questo allora domandiamoci che cosa attendiamo nella nostra vita? Domandiamoci se ci alziamo tentando di mettere al riparo noi e i nostri cari dalle incertezze del mondo di oggi, dalle calunnie e falsità che possono dire su di noi? Oppure c’è un modo diverso di vivere? Un modo libero che segue la bellezza che accade nelle nostre giornate e che è segno della sua presenza. Un modo che non calcola e chiude ma che aderisce a quello che succede.
In ultima analisi attendere il Natale, attendere quel bambino, è attendere di liberare le nostre giornate dalla paura e dall’ansia del futuro vissuto come progetto per lasciare spazio a Lui che giorno dopo giorno cambia le nostre giornate. Solo quando questo accadrà davvero sarà realmente Natale.
Testo completo: 20151115 I Avvento
Domandiamoci quando le nostre conversazioni sono per affermare la verità e quanto invece il nostro stare insieme è caratterizzato dalla futile chiacchiera che ha come solo scopo mettere in cattiva luce l’altro, affermare la nostra invidia, affermare la nostra superiorità. Spesso, purtroppo, queste chiacchiere riescono anche a far del male e a far soffrire le persone oppure a far loro perdere occasioni anche importanti.
Eppure oggi abbiamo la certezza che nella storia il male non ha prevalso.
[…]
Accanto al cattivo ladrone, un po’ in sordina c’è anche il buon ladrone, magari urla un po’ meno, magari il popolo lo guarda meno, però quel giorno stesso ha guadagnato il paradiso. Incurante di non essere popolare, incurante del pensiero degli altri, magari deriso da tutti tuttavia per la bellezza che ha visto su di se nello sguardo del Signore è libero di seguirlo e così di approdare alla vita eterna.
Testo completo: 20151108 Cristo Re
